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Le mappe nel mondo antico. Altri autori greci (Parte II) - Blog di Storia

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Le mappe nel mondo antico. Altri autori greci (Parte II) - Blog di Storia

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Proseguiamo (parte I) con la trattazione degli autori di cultura greca, legati alle scoperte geografiche e astronomiche.

DICEARCO

Dicearco da Messina (350 – 290 a.e.v.) è stato un filosofo e geografo dell’antica Grecia. Tra le sue opere geografiche si ricorda soprattutto l’Itinerario intorno al mondo (Γῆς περίοδος), in cui si ritrova per la prima volta la suddivisione della Terra in meridiani e paralleli, sistema in uso ancora oggi, un sistema di sua invenzione con cui già allora era possibile individuare con precisione qualunque punto sulla superficie terrestre.

Le altre opere geografiche sono Sui Monti del Peloponneso, una misura dei monti con un sistema di triangolazione, e una Descrizione della Grecia (Ἀναγραφὴ τῆς Ἑλλάδος), un’opera poetica in trimetri giambici probabilmente male attribuita.

ARATO

Arato di Soli (315 – 240 a.e.v. circa) è stato un poeta greco. Perché dunque ne parliamo qui?

La sua opera principale, i Phaenomena, nascosta dietro un’aura mitologica, ha prevalentemente carattere scientifico. Essa si apre, dopo l’invocazione alle Muse, con il ruolo regolatore del Cielo e delle costellazioni nei confronti della quotidianità degli uomini; passa poi a descrivere dettagliatamente le costellazioni di entrambi gli emisferi, sia dal punto di vista mitologico che scientifico con una digressione principio di catalogazione delle costellazioni. Introducendo poi il tema della navigazione e della sua regolamentazione secondo la mappa celeste vengono nominate altre costellazioni. In seguito descrive i quattro cerchi utili per il calcolo dell’anno, ovvero la Via Lattea, il Tropico del Cancro, il Tropico del Capricorno e l’Equatore, analizza il cerchio zodiacale ed eclittico con un calendario zodiacale utile per determinare le previsioni meteorologiche ed il corso dei giorni, dei mesi, delle stagioni e degli anni. Tratta inoltre i giorni nel mese lunare, i giorni siderali e dell’anno solare, il ciclo metonico, il movimento diurno e la separazione dei regni di Poseidone e di Zeus. Seguono previsioni meteorologiche su base lunare e solare e conseguenze pratiche della posizione degli astri nell’ambito dell’agricoltura e dell’allevamento.

ARISTARCO

Aristarco di Samo (310 – 230 a.e.v. circa) è stato un noto astronomo, famoso soprattutto per avere introdotto una teoria astronomica nella quale il Sole e le stelle fisse sono immobili mentre la Terra ruota attorno al Sole percorrendo una circonferenza.

Aristarco stimò il rapporto tra le distanze del Sole e della Luna come compreso tra 18 e 20, mentre il rapporto tra le distanze medie è in realtà circa 400. Le stime di Aristarco sono correttamente dedotte dal valore da lui assunto per l’angolo Sole-Terra-Luna durante la quadratura, ma l’angolo era stato misurato con scarsa precisione. Ritenne anche che il diametro del Sole fosse non più che 6 o 7 volte maggiore di quello della Terra e che quello della Luna fosse circa un terzo di quello della Terra medesima. Il metodo di Aristarco permette comunque di stimare la tangente di qualsiasi angolo e in questo è probabilmente il maggior valore matematico della sua opera.

Egli concordava inoltre con Eraclide Pontico nell’attribuire alla Terra anche un moto di rotazione diurna attorno ad un asse inclinato rispetto al piano dell’orbita intorno al Sole,giustificando l’alternarsi delle stagioni.

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