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Le mappe nel mondo antico. L’Itinerarium Antonini - Blog di Storia e Archeologia

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Le mappe nel mondo antico. L’Itinerarium Antonini - Blog di Storia e Archeologia

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L’Itinerarium provinciarum Antonini Augusti, o semplicemente Itinerarium Antonini, fa parte della categoria che Vegezio chiama itineraria adnotata, ovvero un semplice elenco di tappe, distanze, luoghi di sosta (mansiones) e stazioni per il cambio dei cavalli che si trovavano lungo le strade romane, con le direzioni da prendere per raggiungere ognuno, tramandato in forma di libro.

La copia che ci rimane è stata redatta verso la fine del III secolo e.v. o al massimo agli inizi del IV secolo, oggi custodita a Roma presso la Biblioteca di Palazzo Venezia, ma l’originale risalirebbe all’inizio del III secolo, secondo alcuni, ma l’ipotesi è controversa, si tratterebbe del piano di un viaggio pianificato e compiuto dall’imperatore Caracalla (211-217 e.v.), da cui prenderebbe il nome: non si riscontra infatti alcun cenno di costruzioni o modifiche di strade posteriori a quell’epoca. In una copia manoscritta conservata a Vienna esso si ritrova allegato alla Cosmografia di Iulius Honorius, consigliata in questa veste da Cassiodoro, letterato cristiano del VI secolo e.v., ai monaci per una completa formazione geografica e topografica al fine dello studio delle sacre scritture, lasciando intendere che fossero una cosa sola, ma non è chiaro in che periodo fossero stati effettivamente associati: l’opera si può quindi considerare anonima.

L’Itinerarium rappresenta 256 percorsi stradali all’interno dell’impero romano e parte da Tingis (Tangeri) in Mauretania, per poi proseguire verso Cartagine e Leptis Magna, toccando poi le strade di Sardegna, Corsica, Sicilia, Italia e delle provincie dell’impero, sino alla Britannia. Milano costituisce un importante punto nodale, mentre molti tratti stradali percorrono il territorio dell’odierna Svizzera. I singoli percorsi sono così strutturati: località di partenza e di arrivo; distanza totale del percorso; tappe intermedie; distanze fra una tappa e l’altra. Il quadro che ne risulta è abbastanza esaustivo ma incompleto, mancando alcune strade e tronchi stradali documentati in altre fonti.

L’Itinerarium Maritimum è un’importante sezione del documento, ed è formato da due fogli con rotte di navigazione, con distanze in stadi o in miglia, tra cui il periplo della Grecia passando per la Sicilia verso Cartagine e la Tunisia, dal porto di Roma (Portus Augusti) ad Arles (Fossis Marianis), da Roma a Cartagine, da Cagliari a Cartagine, da Ancona a Zara, da Aternum (Pescara) a Salona in Dalmazia, da Otranto ad Aulona (Vallona) in Epiro, da Gessoriacum in Gallia Belgica (vicino a Calais) al portus Ritupium (Dover), talvolta con annotazioni mitologiche, distinguendo le soste in portus, positio e plagia (porti e attracchi), oltre ad una quantità di nomi di città e di isole messi insieme senza apparente criterio, forse a causa di mutilazioni subite dal testo o di rimaneggiamenti. Esso fornisce l’indicazione delle rotte costiere, con l’elenco di tutti i porti, degli ancoraggi e delle altre possibilità di ridosso esitenti lungo il percorso, per aiutare il comandante a pianificare la navigazione, per prevedere soste intermedie o trovare riparo in caso di tempesta.

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Size
2.82 MB
Length
4 pages