Le mappe nel mondo antico. L’Itinerarium Gaditanum - Blog di Storia e Archeologia
L’Itinerarium Gaditanum è un altro esempio di itinerarium adnotatum, che contiene l’itinerario da Gades (Cadice) a Roma. Esso è stato inciso su quattro bicchieri cilindrici in argento a forma di pietre miliari, di altezza diversa (10-15,5 cm), tutti recanti la scritta itinerarium a Gades Romam con l’itinerario in più colonne.
Furono rinvenuti nel 1852 a Vicarello (le antiche Aquae Apollinares, sul lago di Bracciano), dove furono offerti come ex voto in una stipe votiva presso la locale sorgente termale dedicata ad Apollo, ritrovati nella fenditura di una roccia presso una sorgente termale e facenti parte di un tesoro fatto di monete, piatti e statuette. Sono datati alla seconda metà del IV secolo e.v. e sono oggi conservati al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme a Roma. Un’altro itinerario Gades-Roma fu oggetto di un’altra trattazione del sec. IV o V e.v., e fu anche trattato da Cosma all’epoca di Giustiniano.
Il percorso, lungo 1840 miglia (sum(ma) m(ilia) p(assum) 1840, come specificato su di esse), va da Gades, ai limiti occidentali del mondo allora conosciuto, fino alla capitale, passando sulle strade consolari più battute e per le città importanti all’epoca, ma non per la via più breve; resta inoltre un mistero perché i viaggiatori scelsero la via di terra quando quella marittima era assai più veloce e semplice.
Provengono probabilmente tutte dalla stessa fabbrica, forse non contemporanei; i testi offrono varianti che provengono da più di una fonte, tra cui l’Itinerarium Antonini. È possibile che coloro che consacrarono queste coppe fossero venuti da Gades ad Aquae Apollinares a scopo curativo, oppure che fossero mercanti, come ringraziamento per il buon esito del viaggio.
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