Le mappe nel mondo antico. Strabone - Blog di Storia
Strabone è stato un grande studioso e geografo di lingua greca in età augustea. La sua opera, la Geografia (Γεωγραφικά), tramandata quasi integralmente, è ancora oggi una delle fonti più importanti per gli studiosi di archeologia, storia, lettere classiche, geografia e topografia antica.
È stata scritta in lingua greca e divisa in diciassette libri, e si basa sia sull’esperienza diretta che su fonti scritte da geografi e storici, ma anche filosofi, matematici e astronomi, tra i più noti anche oggi, oltre che sull’opera di Omero, “a beneficio sia del politico che del comune cittadino”. Nel I e II libro, dopo l’introduzione, si occupa di confuta l’interpretazione che Eratostene dà dell’opera di Omero dal punto di vita geografico, dal III al X descrive l’Europa, e in particolare la Grecia, dal XI al XVI descrive l’Asia, mentre nell’ultimo libro l’Africa, ovvero Egitto e Libia, dando per certa la sfericità della Terra grazie a presupposti matematici e astronomici, e mai limitandosi ad una semplice descrizione dei luoghi ma tenendo sempre in considerazione la geografia umana, ovvero le relazioni tra i luoghi stessi e le connotazioni culturali, etnografiche, storiche, politiche, anche in modo diacronico, osservando, con molta modernità, come l’espressione culturale di un popolo dipenda molto dal suo rapporto con il territorio.
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