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Le mappe nel mondo antico. La Tabula Peutingeriana (Parte I) - Blog di Storia e Archeologia

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Le mappe nel mondo antico. La Tabula Peutingeriana (Parte I) - Blog di Storia e Archeologia

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Il più famoso e importante esempio di mappa antica mai ritrovata è senza dubbio la Tabula Peutingeriana.

Si tratta di una lunga carta geografica disegnata su 11 fogli di pergamena, che un tempo erano certamente più numerosi e uniti tra loro fin dall’inizio (i disegni sono perfettamente continui sui diversi fogli), della lunghezza complessiva attuale di 6,8 metri per 34 cm di altezza, rendendo l’intero rotolo facile da arrotolare e quindi da trasportare, sebbene l’immagine risulti naturalmente distorta, in quanto il suo intento è di rappresentare l’intero mondo conosciuto, dando priorità alle parti più strategicamente importanti.

Gli studiosi discutono tutt’ora se manchi un solo foglio a sinistra, che rappresenterebbe l’Irlanda e la Penisola Iberica, oppure di più, in base all’ipotesi che la città di Roma, in quanto caput viarum sarebbe stata posta al centro: in tal caso sarebbe stato interessante vedere le conoscenze dei Romani dall’altra parte dell’Atlantico, come già ipotizzato da eminenti studiosi. Ma finché questi altri fogli non verranno ritrovati entrambe resteranno solo ipotesi.

Le terre rappresentate vanno, nei fogli rimanenti, dalla Gran Bretagna alla Cina, dal Mare del Nord al Nord Africa, comprendendo ovviamente territori che non sono stati mai sotto il dominio di Roma.

La sua importanza ineguagliabile è data dallo sguardo che getta sull’organizzazione amministrativa e sulla vita economica dell’impero romano, ma anche sulle terre che non furono mai romane e sui popoli che le abitarono, dando notizie storiche e toponimi altrimenti perduti, fornendo inoltre informazioni sulle conoscenze geografiche antiche e sul quadro paesaggistico, ma anche sulla loro visione del mondo.

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