Pietre dell'antichità: Pietra di luna - Blog di Archeologia (Storia Greco-Romana e Preistoria)

La pietra di luna è una varietà di adularia, un feldspato a cristallizzazione monoclina.

Anticamente la pietra di luna era considerata una pietra sacra. Presso i romani, l’Adularia era la pietra di Diana, ed erano convinti che il suo aspetto cambiasse a seconda delle fasi lunari e che ogni gemma contenesse l’immagine della casta dea e fosse nata dalla solidificazione dei raggi della Luna. Gli antichi greci chiamavano questa pietra Aphroselene in onore di Afrodite e Selene, ed era strettamente connessa a Nyx, la dea greca della notte, e a Selene, dea della luna. Per i Celti era la pietra sacra a Cerridwen, la dea dell’ispirazione e della conoscenza  che elargiva i doni della profezia e della magia, oltre a governare i processi di morte e  rinascita e le trasformazioni spirituali. Era anche la gemma di Hanwi, la dea Sioux della Luna, il cui nome significa “Sole notturno”, che tutelava le persone dall’azione degli spiriti maligni durante il sonno. In Oriente amuleti di pietra di luna erano spesso appesi ad alberi da frutto per assicurare colture feconde e abbondanti, associata al secondo chakra, si pensava fosse in grado di bilanciare le energie femminili. Nel medio evo, gli alchimisti ritenevano che se tenuta in bocca, la pietra di luna poteva aiutare prendere decisioni appropriate, per questo motivo è considerata anche la pietra dei nuovi inizi e protettrice dei viaggiatori.

La pietra di luna è considerata ancora oggi gemma di intuizione e comprensione profonda, che aiuta a bilanciare il corpo emozionale accentuando la libertà di espressione e la cura di sé. Apportando energia femminile, bilancia i cicli ormonali interni con i ritmi della natura, allevia il dolore mestruale e nella gravidanza, favorisce la fertilità e aiuta a stimolare il sistema linfatico e immunitario. Può ridurre il gonfiore e il fluido corporeo in eccesso. Anche se spesso considerata una pietra da donne, la pietra di luna può essere molto utile agli uomini di aprire il proprio sé emotivo.