Religione romana: Feronia - Blog di Storia (Storia / Archeologia Romana)
Il 15 novembre nel calendario romano era la festa dedicata al culto di Feronia.
Feronia era una dea di origine italica, onorata tanto dai Romani che dai Sabini, protettrice della natura, degli animali selvaggi (dal latino “fera, ferae”, le fiere), dei boschi e delle messi, e di tutto ciò che dal sottosuolo esce alla luce del sole. Erano quindi sotto la sua protezione le acque sorgive e ogni tipo di fertilità, quella del suolo, quella umana e quella animale. Aveva inoltre grandi proprietà guaritrici, confermate dai numerosi ex-voto ritrovati. Era perciò celebrata dai malati, e anche dagli schiavi riusciti a liberarsi. Tra i luoghi sacri a lei dedicati figurano il Lucus Feroniae, il santuario principale, situato presso Capena, sull’antica via Tiberina, oltre che l’area sacra di Largo di Torre Argentina (tempio C) a Roma, Trebula Mutuesca (oggi Monteleone Sabino), Terracina, Preneste (oggi Palestrina), l’Etruria e numerose altre località dell’Italia centrale, dall’Umbria alle Marche alla Sardegna. Si narra che fosse la madre di Erilo, al quale era riuscita a procurare tre corpi e tre anime. Quando Evandro uccise Erilo, infatti, dovette ripetere l’operazione per tre volte. Era associata a Soranus, un dio solare infero di origine etrusca, e identificata anche con la divinità etrusca Cavatha. Assunse anche gli attributi di divinità romane di origine greca come Diana Efesia, Giunone Vergine e Persefone.
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